Hong Kong 21-22-23-24/VI/2012
香港 2012年6月21-22-23-24日
“Se le tue forze sono dieci volte superiori a quelle dell’avversario, accerchialo; se sono cinque volte superiori, attaccalo: se sono due volte superiori, dividilo” L’arte della guerra 孙子兵法 sūnzĭ bīngfǎ, Letteralmente tradotto «La Strategia Militare, di Sūn Zǐ»
È trascorso già più di un mese da quando la mia famiglia mi ha fatto visita e quasi tre mesi da quando ho iniziato il nuovo lavoro. Il tempo sembra precipitarsi verso un futuro incerto ma brillante al tempo stesso.
Tra poco tornerò in Italia anche se per non molto tempo…volo prenotato, tutto pianificato restano solo da attendere i giorni che mi separano dalla mia patria natia.
Sembra essere passato il periodo di fuoco a lavoro…pare che le ore “extra” non siano strettamente necessarie e quando posso…le evito volentieri.
Questa settimana in Cina ed in tutto l’oriente si è celebrata la festività del 端午节, Duānwǔ Jié (Tuen Ng in Cantonese) ,Ovvero del “Dragon Boat”, delle Barche del Dragone. Si organizzano delle gare in mare con le caratteristiche imbarcazioni dalla terminazione a testa di dragone, lunghe più di 10 metri ed ospitanti un equipaggio di 20-22 persone che ordinatamente sedute su assi di legno la fanno svettare sopra la superficie dell’acqua a colpi di pagaia monopala. Non è soltanto una competizione sportiva ma un vero e proprio rituale, con la presenza di un “percussionista” che a colpi di Tamburo ritma il movimento alternando vibrazioni incalzanti ad accompagnamenti di riposo e definisce una distribuzione delle forze lungo il percorso. Mi istruisce Wikipedia: “Ogni gara si può suddividere in una fase di partenza, una fase di passo e una fase finale. La fase di partenza serve in primo luogo ad accelerare la barca fino alla velocità di corsa nella maniera più efficace possibile. Oltre a ciò una posizione iniziale favorevole può essere decisiva per le fasi successive della gara, anche perché si evitano le onde causate dalle imbarcazioni avversarie. Nella tattica della partenza forte si cerca di prendere il comando subito dopo la partenza con 4/5 colpi lenti e profondi per avviare la barca seguiti da una scarica esplosiva di 16/24 colpi in cui portare il più velocemente possibile la barca alla velocità di gara. L’obiettivo nella fase di percorrenza consiste nel raggiungere un alto livello di velocità con un efficace rapporto frequenza dei colpi-potenza. Le oscillazioni di velocità sono inoltre da evitare dal punto di vista biomeccanico, perché la resistenza dell’acqua aumenta con il quadrato della velocità. Nella fase finale si tratta di sfruttare la residua capacità di trasformazione delle sostanze anaerobico-acidolattiche fino alla massima acidosi possibile per cercare di mantenere la velocità il più a lungo possibile. Recuperi in questa fase sono da attribuire non ad un improbabile aumento di velocità ma al possibile decremento della velocità degli avversari.
Le distanze nelle gare sono di 250 m, 500 m e 1.000 m e possono partecipare equipaggi:
• maschili, dove pagaiano 20 maschi
• femminili, dove pagaiano 20 ragazze
• misti, dove possono pagaiare al massimo 12 maschi e 8 ragazze (fino ad un massimo di 12)”
La festivita’ del Dragon Boat si celebra il quinto giorno del quinto mese del calendario cinese (approssimativamente tra la fine di maggio e la metà di giugno) ed e’ legata alla figura di Qu Yuan , famoso poeta vissuto nel regno di Chu durante il periodo dei regni combattenti, 277 a.C: Rinomato per il suo patriottismo, Qu Yuan aveva tentato senza successo di avvisare il suo re ed i suoi compatrioti dei tentativi di espansione del vicino stato di Qin. Quando nel 278a.C. il generale Qin Bai Qi prese la città di Yingdu, la capitale Chu, il dolore di Qu Yuan fu talmente forte che egli si annegò nel fiume Miluo, dopo aver scritto una poesia intitolata Ai Ying (Lamento per Ying).
Ed e’ allora che la storia del poeta si lega insolubilmente alla festivita’ e alla tradizione culinaria dei Zong zi:
Secondo la leggenda, la popolazione gettò nel fiume pacchetti di riso per evitare che i pesci si nutrissero del corpo del poeta. Un’altra versione della medesima leggenda racconta che i zongzi vennero gettati nel fiume per placare, invece, un drago che vi abitava.
I zòng zi 粽子 sono dei “dumplings” composti da riso glutinoso e riempiti con ripieni vari e poi avvolti in foglie di bambù o di giunchi. Il piatto viene cotto al vapore oppure bollito. in Giappone vengono chiamati chimaki, in Laos, Thailandia e Cambogia nom asom, nelle Filippine machang, in Indonesia bakcang.
La forma dei zongzi e’ tetraedrica nella Cina meridionale a cilindrica nella Cina settentrionale.
L’esperienza del mio primo Dragon Boat e’ stata sensazionale non solo perche’ era un’estrema novita’ ma perche’ grazie al mio amico Raul sono entrato a far parte del team Austriaco come Fotografo Ufficiale dell’evento. Ero preoccupato della risoluzione, della distanza e del disorientante movimento dello Yacht su cui stavo assistendo l’evento ma fortunatamente tutti hanno apprezzato i miei scatti. Il Team misto Austriaco si e’ posizionato terzo guadagnandosi una meritatissima coppa scintillante. Non e’ stata solo una bellissima esperienza ma anche l’occasione per conoscere tante nuove persone ed ampliare cosi’ i miei contatti Hknesi.
Dopo un acceso party sullo yacht ci siamo spostati in mare da Stanley Main Beach al porto di Aberdeen costeggiando splendide cale rocciose, montagne a strapiombo sul mare azzurro ed il famoso Ocean Park, una delle mie prossime mete 😉
Oltre a quella dei miei genitori avro’ a breve un’altra piacevole visita da parte del mio amico Donato. E’ la prima volta per lui in Cina, quindi ho deciso di mostrare lui una parte della Terra di Mezzo, molto forte, carica di luoghi interessanti, natura selvaggia, colori vivaci, cibo ottimo e culture misteriose e affascinanti…insomma prossima avventura: Yunnan 云南!
Alla prossima
😉
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