Beijing 1-8/IV/2012
北京 2012年4月1-8日
Sono molti 8 giorni nella capitale, ma non abbastanza purtroppo per poterla conoscere a fondo nei suoi molteplici aspetti.
Adoro entrare nei templi buddhisti e taoisti; vi regna una pace mistica, l’odore dolciastro dell’incenso inebria l’aria, il “Dong” della campana colpita in segno di devozione scandisce il tempo e il “Ding” acuto delle numerose monete che vengono lanciate per poter colpire una scultura in bronzo e garantire la fortuna in denaro e salute, il brusio delle persone biascicando litanie di preghiera, i colori sgargianti e l’estremo decorativismo. Mi piace vedere come la gente percepisce davvero la divinità inginocchiandosi più volte, offrendo 3 incensi e frutta all’effige dei vari Buddha e (aspetto sfacciatamente consumistico e opinabile) come in fondo il tempio in sé non sia altro che un luogo di ritrovo dove si può addirittura pranzare, comprare souvenirs e offrire denaro alla comunità monastica.
Il complesso del “Tempio dei Lama” 雍和宫 è forse il tempio Buddhista più suggestivo e interessante di Beijing con affreschi magnifici e tetti spettacolari ed è inoltre il più famoso tempio Lamaista fuori dal Tibet (importante distinzione all’interno del Buddhismo che avremo sicuramente modo di approfondire più avanti). All’interno, nell’ultima stanza è presente una scultura di Buddha alta più di 12 metri e scolpita interamente con un unico tronco (non oso immaginare quanti secoli debba avere avuto questo albero..).
Da sottolineare inoltre il museo interno estremamente interessante pieno di sculture in bronzo e ottone delle varie divinità dai nomi indiani in sanscrito che sottolineano la stretta parentela con l’India.
Poco distante dal Tempio dei Lama pone le sue radici Il “Tempio di Confucio” 孔庙 molto più tranquillo e silenzioso del precendente, meno decorativismo più spiritualità.
Prima di entrare in qualsiasi architettura vi è sempre un complesso scultoreo composto da due leoni posizionati specularmente ortogonali al senso di entrata: sono dei guardiani che secondo i principi del Fengshui 风水 (antica filosofia cinese) non devono essere posizionati se non dopo il completamento dell’intero edificio e che presentano alcune importanti differenze tra loro anche se estremamente mimetizzate: come mi ha spiegato il mio amico in Guangzhou il leone alla destra tiene tra le grinfie una sfera e quello alla sinistra un cucciolo (Elemento maschile e femminile).
Ulteriore elemento scultoreo sempre presente è quello dei “Due draghi che giocano con la Perla” 双龙戏珠 generalmente posizionato sulla rampa imperiale al centro della scala baricentrica e che con il gioco di chiaro/scuri dona dinamismo e profondità al marmo bianco latte del bassorilievo.
Il tempio del Paradiso, 天坛; Pinyin: Tiān tán è l’ennesimo Must da visitare nella Capitale del Nord: Spettacolare complesso, capolavoro e massima espressione dellìarchitettura Ming, estremamente amplio (267 Ettari), caratterizzato dalla presenza di Pagode dalla Pianta circolare (simboleggianti il cielo e la volta celeste) e il tema del “cerchio” sembra ricorrere in ogni parte, anche nell’altare alto 5 metri e formato da 9 circonferenze concentriche. (in cinese antico si dice 天圆地方, il cielo rotondo e la terra quadrata).
È stato piacevole sollazzarsi sotto i raggi caldi del sole sdraiati sul prato appena tagliato, ascoltare un artista di strada intonare canzoni popolari, riposarsi da una lunga camminata e gustare un rapido snack… sembrava quasi perdere la cognizione del tempo e dello spazio.
Due parchi vengono menzionati tra le attrazioni più importanti di Beijing: lo 圆明园, Yuanmingyuan e 移和园 Yihe Yuan, e non è un caso che nelle guide e tra la gente vengono spesso confusi: sono rispettivamente il “vecchio palazzo d’estate” e il “nuovo palazzo d’estate” degli imperatori. Il primo, ormai quasi interamente distrutto, doveva essere un palazzo enorme e spettacolare. Sopravvivono il grande lago artificiale, i giardini fastosi ed alcune rovine (anche se conservate in malo modo) che testimoniano la presenza e la maestria di un architetto Italiano che servì la corte con le sue idee e la sua arte: Giuseppe Castiglione. Il secondo, affollato sempre da numerosi turisti, è un’alternativa piacevole alla frenesia della città; purtroppo anche questa meraviglia venne danneggiata dall’occupazione anglo-francese durante la seconda guerra dell’Oppio (1856-60) e in seguito nel 1900 con la Rivolta dei Boxer. Tuttavia si conserva ancora bene ed è facile immagine i fasti della corte e le lunghe passeggiate ombreggiate dai salici bordo lago della potente madre dell’imperatore Cixi che intraprese nel 1900 un’imponente opera di restauro della reggia (nella Cina antica vi fu solo una imperatrice…solo una donna salì al potere 武则天 Wu Ze Tian, durante la dinastina Tang e vi fu anche un esercito composto da sole donne durante la dinastia Song, le amazzoni 炀家将 .)
Per concludere questa avventura nella spiritualità sono andato a esplorare una zona un po’ fuori mano e fuori dalle rotte turistiche ma molto apprezzata dalla comunità Pechinese, lo 香山公园 il parco delle Colline Profumate all’interno del quale giace in un monastero la statua del Buddha coricato in bronzo più grande della Cina. Nell’immenso parco vi è inoltre la casa di曹雪芹, pinyin Cáo Xuěqín, uno scrittore molto conosciuto in Cina e il suo capolavoro 红楼梦,Pinyin: Hónglóu Mèng, Il sogno della Camera Rossa è uno dei libri che ho intenzione di leggere al più presto (presto…. Sono la bellezza di 5 tomi… diciamo la versione cinesi “Alla ricerca del tempo perduto” ahahah).
Con questo concludo anche quest’articolo
Al prossimo ed ultimo su Beijing
😉
PS: Voglio dedicare interamente quest’articolo ad una persona importante che malgrado il tempo e lo spazio rimane sempre punto fisso per sorridere, sognare ed emozionare, Tanti auguri:
Tangente ai tuoi passi
深圳, 2012年4月15日
Il brivido del precipitare nei pensieri
Dello stare assorto a scrutare l’orizzonte
Pensando al sorriso enigmatico delle nuvole
E confondendo gli specchi d’acqua per realtà alternative
Ti dedico il vento che spazza via le polveri dei secoli
Penetrando le feritoie strette della Grande Muraglia
E lo sguardo del lupo nascosto dietro l’aspro cammino
Che segue sinuoso come le spire dell’anaconda.
Ti dedico il fondersi e confondersi del cielo all’orizzonte
Come graffi sullo specchio per lasciare inalterata la realtà
Smembrandone il riflesso in schegge vivaci
Ti dedico il Loto che sbocciando con i primi caldi raggi
Squarcia il pelo dell’acqua duplicando energeticamente
Il colore in variopinti istanti tanto intensi, quanto volitivi.
Ti dedico le nodosità delle cortecce terminanti in ascesa
In mille e più lunghe chiome di Salice graffiate con dolcezza
Dalle brezze primaverili.
Ti dedico delle note mai ascoltate prima
Di strumenti senza nome musicati dal soffio delle ninfe
Guadando il lago come ologrammi
Trasformandosi in ponti di marmo color latte
Isole boscose e templi proibiti.
La mia voce è lontana eco
Che spero esplori ogni atomo dello spazio fendendolo come un pugnale
Con la dolcezza del ricordo per attutirne la potenza
Ti dedico i miei pensieri
Ti dedico la mia anima
Ti dedico i miei occhi e le mie orecchie
Per lasciare un’impronta
– Camminando assieme
– Attraverso il tempo e lo spazio
Tangente ai tuoi passi.
Complimenti Luca l’articolo e fantastico come sempre. Ma la parte più bella per me che mi permetto di definire un “Viaggio nella Mente” e sicuramente la poesia “Tg hai tuoi pass”i che nn mi lascia indirefferente anzi lascia il segno sono parole che prendono spunto dal tuo viaggio lavoro in Cina dalle tue passioni che vengono abilmente dipinte come veri e proprio quadri che i grandi artisiti sanno fare su una tela tu invece lo fai attraverso la rete in questo . Ma sono anche parole ricche di un tuo stato d’animo che abilmente sono state trasmesse con la scrittura. Ancora una volta come ti ho gia scritto in nella mia critica mi hai Saputo emozionare e coinvolgere!!!!
Buona giornata!!! 🙂 Luca
Grazie caro omonimo per il tuo commento, sono contento ti abbiano emozionato i miei versi 🙂
un saluto orientale!