Spesso smorfie, mute

Poesie che si rincorrono e si srotolano sulla pagina, sporche di rosso come rosso è il sangue che ribolle nella penna e azzurre di luce come il cielo che nascondono tra le lettere.

Poesie pesanti, che lasciano un’orma ad ogni respiro, gravide e sorde come i tuoni d’autunno.

Poesie leggere, maliziose e ammiccanti, ma pronte a vendersi allo sguardo più ingenuo.

Poesie a tratti, a tratti pezzi di vita. Vita raccontata, romanzata, sognata o desiderata, ma pur sempre vita e pur sempre pensata. Come pensata è ogni virgola, ogni lettera, ogni traccia di verso che si incolla tra il cuore e la bocca, e attende.

 

Angela Di Matteo


0 Risposte to “Critica di Angela Di Matteo”



  1. Lascia un commento

Lascia un commento