Impietosamente manifesto
Quel mio volerti uccidere
E tra le braccia stringere i tuoi seni
Come macabro trofeo
Di un’inebriante follia traversa.
E sotto ipnosi osservo il Saturno di Goya.
Scacco matto contro il mio avversario
Solo, costringe il fato a stendersi a terra
Mentre preferisco pedinare l’ombra
D’un clown in preda ad una crisi di nervi
Nel quadro storto in cui mi hai dipinto
Tratti orsono, due lune più in là.
Sono un sorriso enigmatico,
L’affilata lama di Giuditta,
Uno, nessuno, Golconda.
Scrivo
Perché è un patto di sangue a legarmi a te.
[Perché la poesia è una scure sopra la testa]
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Temo i tuoi artigli come amica
Quando con un Bacio avveleni il mio animo.
Sospiro escatologico.
Scrivo
Perché ogni mia parola
È una lametta che fatica ad uscire dalla gola.
Un mare in tempesta
Nulla all’orizzonte
tranne La zattera della Medusa…
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