È tutto un gioco di pieni e vuoti questo mio cuore
Una porta stagna che lenta spalanca ondate di polvere e cenere
E repente sbattendo si serra con la forza delle maree contrarie.
Una stella che muore
Un’altra che spunta come una pallottola da una tela nera come la notte
Rompe il silenzio
Una delle tante lacrime che lastrica la passeggiata verso la felicità
E in urlo anestetizza ciò che si dovrebbe pensare
E ciò che si dovrebbe fare
Mescolando il dovrei con il potrei
In comune disaccordo
Con l’ennesimo punto interrogativo dei miei giorni.
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