Shenzhen 2/V/2012
深圳 2012年5月2日
E anche aprile è scivolato via qui nell’estremo oriente. Il tempo passa e sembra ieri che mettevo piede per la prima volta in questa terra affascinante e piena di contrasti e contraddizioni.
Ho accennato che la mia vita qui è abbastanza cambiata migrando dallo studio FLVR allo studio UNIT. Non è stato solo un cambiamento di posto di lavoro ma bensì di metodologia; i progetti nel nuovo abbondano, le idee traboccano e i miei colleghi sono molto socievoli e simpatici (nulla contro i miei vecchi colleghi con i quali conservo ancora un ottimo rapporto di amicizia).
PS: Non il mio capo ma i miei nuovi colleghi posseggono un inglese poverissimo…alla pari del mio livello di cinese: chissà che non sia l’occasione perfetta per loro di apprendere inglese e per me di imparare più celermente mandarino 😀 !
L’ubicazione del nuovo studio è quasi la stessa del vecchio (un edificio più a nord e spostato sulla sinistra), quindi non ho cambiato assolutamente di quartiere… sempre OCT, un’area ricca di attività, mostre, esposizioni, caffè, ristoranti e negozi di tendenza.
Mi sto letteralmente scervellando con un progetto poco fuori Shenzhen, un concept per un cliente molto esigente: la pressione è aumentata a dismisura quando il mio capo ha affidato a me la gestione della progettazione, la tempistica e i vari “proposals”.
Rhino è il programma che sto utilizzando maggiormente in questo studio e Grasshopper è l’applicazione che preferisco… indomabile al principio ma con molta pazienza e dedizione può trasformarsi in uno strumento potentissimo per la realizzazione di modelli architettonici complessi, organici o non.
Ho deciso che a breve scriverò un articolo tutto dedicato all’architettura cinese, specialmente qui a Shenzhen.
Ma questo periodo è tutt’altro che solo lavoro.
Ho avuto la possibilità di fare zapping da un barbecue organizzato dai miei amici messicani/colombiani con tanto di biliardo, ping pong, musica e molto alcol, ad una festa di compleanno multipla in un ristorante in stile Yunnan (provincia che DEVO esplorare al confine con la Tailandia) con brindisi finale a base di Liquore di Papaya (dagli effetti, a me sconosciuti fino a pochi giorni fa, paragonabili al ben noto Assenzio tanto caro a Van Gogh…), da una serata passata in compagnia del mio precedente team di lavoro a Luohu in un ottimo ristorante di pesce alla visita improvvisata in occasione del ponte del 1 maggio alla spiaggia di Dameisha 大梅沙 situata a nord est del centro di Shenzhen.
Dameisha rappresenta la meta balneare principale per chi necessita evadere dal caldo soffocante cittadino.
Oltre ad una spiaggia attrezzata e un mare discretamente limpido , l’architettura ritengo sia molto interessante in questa area e l’edificio più rilevante è senza dubbio il Vanke Centre di Steven Holl: la sperimentazione virtuosa di un grattacielo orizzontale con estrema cura nei dettagli ma che descriverò più attentamente nel prossimo articolo.
Sto benedicendo ogni giorno il mio impianto di condizionamento a casa perché malgrado la temperatura non sia ancora troppo alta, l’umidità è pesante e talvolta sembra di nuotare nell’aria.
Oltre alla situazione lavorativa è cambiato anche il mio rapporto con lo “scavalcamento” delle barriere internet qui in Cina…il governo evidentemente ha scoperto il VPN gratuito che utilizzavo e quindi ho dovuto ripiegare in un servizio privato e ovviamente a pagamento (nulla di eccessivo…29Dollari americani ogni mese).
Ci sarebbe molto altro da raccontare ma freno il mio entusiasmo e conservo il tutto per il nuovo articolo.
Alla prossima
😉
0 Risposte to “Ebbene sì: anche in Cina esiste la festa dei lavoratori, i.e. Primo maggio”