Shenzhen 9/XII/2012

深圳 2012年12月9

grafico-grattacieli

 

«Abbiamo già testato la nostra tecnica, questa volta si tratta solo di un edificio un po’ più alto»

Queste le parole di Zhang Yue, presidente della Broad Group impresa che isserà lo Sky City One.

Sarà questo il grattacielo più alto del mondo che con 220 piani sfiderà i limiti della vertigine: non sarà ad Abu Dhabi, nemmeno a Shanghai ma bensì lo costruiranno a Changsha 长沙 capoluogo della non lontana provincia dell’Hunan (una delle mie prossime mete turistiche). Non è solo il fatto che supererà di 10 metri il gigante di Dubai ma che contrariamente al Burj al Arab che è stato costruito in 72 mesi per il nuovissimo Sky City One ne basteranno (a detta dei progettisti) solo 3 mesi! Tralasciando l’aspetto estetico che io considero decisamente opinabile e poco elegante sono molto curioso di seguire da vicino tutte le news riguardo il nuovo Colosso.

Ho da pochi giorni trascorso il mio secondo compleanno qui in Cina e tagliato il traguardo dei miei primi 26 anni. Un giorno splendido anche per la pura ragione metereologica; dopo un mese ininterrotto di piogge aprendo le tende della mia stanza il 6 dicembre mi è stato regalato un sole caldo ed assolutamente positivo. I festeggiamenti sono iniziati organizzando un bel pranzo nel ristorate con tutto i componenti dello studio UNIT e un amico basco da me invitato. Con mia grandissima sorpresa mi è stata regalata una torta di Angry Birds e un’enorme di compleanno, molto scenografica con panna, fragole, pesche sciroppate, pan di spagna, comprese candele e il “tanti auguri” in cinese 祝你生日快乐zhù nǐ shēng rì kuài lè. Diffido molto dei dolci cinesi, quello che sembra cioccolata è crema di fagioli neri, al posto della frutta mettono i pomodori, vanno pazzi per i dolci al Tè verde che secondo me sono immangiabili…però devo dire che malgrado i pomodorini posizionati coreograficamente accanto alla variegata frutta entrambi i dolci non erano niente male.

Con trepidante attesa finalmente arrivò la cena e con 7 amici sono andato in un buon ristorante da me sperimentato un anno orsono e che di cui mi rimase un ottimo ricordo: 四海一家 ovvero “quattro mari e una casa” nel grande centro commerciale “Holiday Plaza” in “Window of the World” (zona dove risiede l’omonimo parco di attrazione che 10 anni fa e ancora oggi attira moltissimi turisti da tutta la Cina, ospitando al suo interno numerosi monumenti di tutto il mondo, in scala ridotta ed essendo per molte persone che non hanno la possibilità di uscire dalla Cina una vera e propria “finestra sul mondo”). Per la “Modica” cifra di 160 Yuan (20 euro) si poteva mangiare ad esplodere, tutti i tipi di cucina, dalla vietnamita alla brasiliana, passando per l’italiana, cinese, francese e giapponese, birra/vino rosso/ sake/ a volontà (160 Yuan è un’offerta che la mia cara ex collega ha trovato con un’agenzia…il prezzo originale era di 250 Yuan per persona).

Per coronare l’evento siamo andati in un locale molto particolare, stile Hard Rock, non lontano dal ristorante: svettando sulla facciata dell’Hotel Intercontinental di Shenzhen è scolpito e sagomato come un Galeone Spagnolo del 1400 a grandezza naturale. Sicuramente tornerò in quest’hotel d’estate per godere di tutte le piscine che circondano la barca lignea e le palme tutt’intorno. Serata talmente perfetta che il giorno dopo a lavoro mi sembrava essere un Lunedì.

Ho ricevuto un regalo splendido dai miei amici: una chitarra acustica! È molto tempo che non suono assiduamente come lo facevo in Italia prima di andare in Spagna; ho suonato un poco quando stavo dando lezioni alla mia ex-collega Jessie qui a Shenzhen e in poche altre occasioni, ma finalmente ho uno strumento tutto per me!

Ho un’applicazione nel telefono che mi ricorda sullo schermo principale diariamente quanti giorni mi separano dal mio prossimo ritorno in patria Natalizio:13 days left. Sono già svariate le occasioni in cui il mio capo mi presenta ai clienti come “Architetto italiano, Romano e moderno Marco Polo per il mondo Occidentale” e quest’anno porterò in Italia un po’ di Oriente per chi vorrà condividerne bellezza, sapori, colori e cultura.

SIGHTSEERS AND PLANE LOVERS WATCH FINAL FLIGHTS AT KAI TAK AIRPORTSabato scorso sono andato ad Hong Kong per comprare alcune cose e mi sono imbattuto nelle foto storiche dell’Ex aeroporto della città….IN città: il 啟德機場Kai Tak Airport (Kai2 dak1 gei1 coeng4 secondo il Jyutping cantonese) è stato il punto di arrivo aereo ufficiale nella metropoli dal 1925 al 1998 (ora rimpiazzato dal noto Chek Lap Kok). L’aeroporto era situato a pochissima distanza da Victoria Bay e da Kowloon, zona più densamente popolata del Mondo, rendendo l’atterraggio estremamente rischioso e difficile (ci voleva una patente specifica per poter atterrare qui…) Impressionanti le foto scattate degli aerei che sfiorano i grattacieli atterrando con assordanti nel cuore della città.

(per ulteriori info sull’aeroporto clicca l’immagine)

È importante presentarsi a casa di una persona cinese con un dono, molto più che nel mondo occidentale; è molto apprezzato regalare frutta, cibi vari, libri ed oggetti naturali ma ci sono alcune cose che non vanno MAI regalate ad una persona cinese; piccolo excursus sui doni sconsigliati nella Terra di Mezzo

1)     Ombrelli e ventagli

In Mandarino, l’ombrello è detto san e il ventaglio shan , ed entrambi sono assai vicini al suono san , che significa “disperdere, smarrire”, molto prossimo al , “san kai” 散开, ovvero “separazione“. Da una parte, uno potrebbe semplicemente rovinare le feste a un amico con un regalo del genere. Potrebbe essere un espediente doloroso per fare del male ad una persona e allontanarsi da questa ma anche allo stesso tempo una maniera elegante per rompere una relazione sentimentale perché il messaggio è: “Il problema non sei tu ma sono io”

2)     Scarpe e calzari

走开 zou kai vuol dire “vattene via” quindi regalare scarpe intima alla persona che le riceve di andarsene alla svelta

3)     Oggetti bianchi

MAI regalare foto in bianco/nero, vestiti con questi colori, penne, quaderni, bracciali. In Cina sono i colori della Morte essendo queste le tinte delle persone defunte nelle lapidi.

4)     Orologi da parete

送钟,送终 due significati completamente differenti ma con medesima pronuncia Song Zhong: il primo è “regalare un orologio” ed il secondo è “mandare qualcuno nella tomba

5)     Bacchette

Regalarle vuol dire “bambino in arrivo” essendo 筷子(bacchette) e  快子(“un bambino alla svelta”) due parole composte “Kuaizi” omofone

6)     Pere

È vero che regalare frutta è di buon auspicio ma la pera è un frutto che sarebbe meglio non regalare perché Fen li 分离 oltre a “pera” significa anche Separarsi, quindi dividere una pera a metà ed offrirla ad una persona esprime direttamente il desiderio di allontanarsi.

7)     Cappello verde

Regalarlo, come ho descritto ampliamente in un articolo precedente, vuol dire “Tradimento” specialmente per gli uomini. Un’imperatrice del passato per dare il segnale all’amante che poteva raggiungerla nel palazzo, faceva uscire l’imperatore con indosso un cappello verde.

8)     Un set di Tazzine

Dare per regalo un set di tazze equivale augurare una sventura alla persona/famiglia in quanto 杯具 (set di tazze) e 悲剧 (tragedia) hanno la stessa identica pronuncia Bēijù.
Tuttavia non è sempre da considerare un cattivo regalo: se lo si associa alla frase 一辈子 (lunga vita) che ha esattamente la stessa pronuncia di 一被子 (una tazza) le cose cambiano abbastanza…

In trepidante attesa per il rientro in patria concludo il 39esimo articolo

Un saluto e alla prossima!

😉


0 Risposte to “I miei primi 26, Grattacieli che superano le nuvole, Atterraggi impossibili e Regali Proibiti in Cina”



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