Shenzhen 15/XII/2011
深圳 2011年12月15日
Si potrebbe mai pianificare di festeggiare il proprio compleanno con amicizie nuove, posto nuovo e nuova lingua? A me è successo proprio così qui a Shenzhen il 6 dicembre. Dopo un pranzo di cucina cantonese offerto dai colleghi di lavoro abbiam cenato in un ristorante etnico e brindato allegramente al 38esimo piano dell’Hyatt hotel; posto spettacolare con vista mozzafiato notturna della città, interni curati e studiati con la componente eccentrico/pacatamente kitch di un “camino lineare” con fiammelle di 30 cm di altezza proprio accanto alle poltrone. Anche qui è giunto il freddo e è soprattutto in casa che si sente perché non abbiamo riscaldamenti e sfortunatamente i climatizzatori che possediamo non assolvono la funzione di caloriferi. Ho ricevuto un regalo molto particolare dall’Argentina, ancora una volte testimone del fatto che le distanze possono anche non esistere. Fino al 20 di gennaio il quartiere OCT del mio ufficio ospita la “Biennale di architettura” (per chi fosse interessato QUI il link delle foto che ho fatto), evento fantastico che attira moltissimi turisti da tutta la Cina e non solo. Se prima era abbastanza raro incontrare sguardi non a mandorla, in questo periodo SZ pullula di Occidentali. Più che le novità tecnologiche/architettoniche ho apprezzato la potenza poetica di alcune installazioni artistiche che ho amenamente fotografato e conservato nel mio Hard disk. Per la sera era organizzata dal mio capo una cena di lavoro, una cena “tradizionale” la così detta “Hot pot”, 火鍋, huǒ guō: un modo di cucinare antichissimo (più di 1000 anni) che consiste nel far bollire in una pentola dell’acqua con verdure e alcune spezie e durante la cena si immergono le pietanze fino al punto di cottura desiderato; ci hanno servito diverse fiamminghe con “polpette” di carne di maiale, manzo, pollo, ma senza dubbio quelle che hanno più soddisfatto le mie papille gustative sono state le polpette di gamberi… Il problema è che le ultime cose cucinate hanno il sapore di tutto ahahaha (comprese le verdure che sono immerse nel liquido). C’era luna piena il 10 dicembre scorso e dalle 10:00 ora locale è iniziata l’eclissi lunare: spettacolare il colore del satellite e la sua corona rossastra che cedeva il primato alle tenebre annichilendosi per poco più di un quarto d’ora. Da buon italiani abbiam portato lo staff dello studio all’”Italian party” dove avrebbero servito salumi, affettati, vino nostrano e altre prelibatezze a basso prezzo….peccato l’aver sbagliato la data e aver posticipato il giorno! Ajaj La nostra insegnante di cinese Kiki deve partire per Shanghai a breve quindi abbiamo una nuova professoressa di mandarino: Fairy…questa lingua mi affascina sempre di più e strano ma vero riesco a non confonderla affatto col Giapponese! (così non vanifico un anno di studio di lingua nipponica). Una gita sabato ci ha portato alla scoperta di un mercato molto particolare nella zona di Futian, Huaqiang North per l’esattezza. Sembra un edificio qualunque dall’esterno, un comune ingresso ad un mercato rionale coperto con piccole e varie entrate e un marasma di gente che viene e va ma all’interno tutto si trasforma in una confusione affascinante di odori, tessuti, abiti di marca falsi, valigie, trolley, telefoni; un dedalo che non ha fine né insegne, si riconosce solo di essere passati davanti ad una vetrina particolare o il sorriso furbo di qualche abile venditore che lancia sguardi di complicità.
La prossima volta vi racconterò di una notte folle ad Hong Kong 😉
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