Ripetimi ancora una volta di volere che io sia me stesso
E per finta graffiare il mio orgoglio di uomo con un tuo bacio alla fragola
Io di te mi prenderò cura
Stringendoti forte al petto come un libro maledetto
Carezzandoti i pensieri ogni volta che ne avrò la possibilità
Perché per te il mio corpo sarà sempre una tana sicura
Sei un’orchidea laccata di vernice
In una bolla di vetro e soffio di azoto
In tempi altri un tuo sguardo spezzerebbe il mio cuore ad ogni battito di ciglia
Osservando il ricamo nero della tua veste
Da guerriera ondeggiare fiero al vento dell’est
Si ridurranno a un banchetto di formiche i nostri esili corpi
Ma di te conserverò per sempre l’ultimo istante
In cui i tuoi occhi da odalisca piansero gioia.
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