Shenzhen 7/II/2013

深圳 2013年2月7

ARTICOLO NUOVO

“Non Preoccuparti dove ti porterà la strada. Concentrati invece sul primo passo. E’ questa la parte più difficile, e in questo consiste la tua responsabilità. Una volta fatto questo passo, lascia che tutto vada dove deve andare, il resto verrà da se’.
Non seguire la corrente.
Sii tu la corrente.”

tratto da “Le quaranta porte”-Elif Shafak

Nuovamente a Shenzhen, da poco passato il capodanno solare e siamo alle porte ormai del capodanno lunare cinese: quale onore nel dare il benvenuto all’anno del Serpente in Cambogia, tra le rovine della vecchia Angkor Wat?, non vedo l’ora.

È da tempo che non batto le dita sulla tastiera del computer e ancor più tempo che con scrivo in versi. È un mistero per me la scrittura; non la ritengo né catartica, né tranquillizzante, anzi per me è un’esplosione di sensazioni che fanno male e bene all’unisono. Non sono riuscito in tutti questi anni a capirne esattamente la genesi, quando è che mi sento inspirato e quando non ho nemmeno un’immagine nella testa. Temo che qualora dovessi scoprirne i segreti automaticamente come un fuoco fatuo sparirebbe restando una fata Morgana traballante nell’orizzonte di un ricordo. Mi lascio sedurre nuovamente dalla scrittura, ho tante cose nella testa, tante immagini che come un buon fotografo sa fare, ritaglio, inquadro e ne correggo le tinte con le parole.

Come da un anno a questa parte ritaglio ogni minimo spazio di tempo nel mio tragitto casa/studio per poter leggere libri. Ne ho divorati già diversi ma a me piacciono quei testi che ti rimangono dentro quando li stai sviscerando, quando ti ritrovi distrattamente a pensare ad alcuni loro passi, quando ne sogni la notte la continuità e quando anche a distanza di tempo dall’averli letti ne ricordi ancora vivido il profumo. Dopo “Q” come avevo detto nel precedente articolo mi sono immerso in “Altai” di Wu Ming e qui vi ho trovato un’oasi dissetante. L’ottica ribaltata dello stare dalla parte dei perdenti anche in questo libro è palese, questa volta siamo ad Istanbul (esattamente 10 anni dopo l’epilogo di Q), battaglia di Famagosta per la conquista di Cipro e la famigerata battaglia delle Echinadi o di Lepanto, tra minacciose Galeazze, tecniche di guerra, Pascià spietati e martirii raccapriccianti (A Marcantonio Bragadin governante veneziano di Cipro vennero mozzate orecchie e naso e fatto, imprigionato al sole in una gabbia, legato all’albero maestro della propria nave ed infine frustato e scorticato vivo per farne poi un fantoccio…). È stato lo stress di due progetti, a cui abbiam partecipato e che dovevano essere pronti in 2 settimane, a portarmi verso l’attento ascolto della musica classica. Su consiglio quando ero sul punto di esplodere solevo ascoltare Mozart e Jourassky e mi rendeva assolutamente mite e sereno; ora non ne posso più fare a meno e trovo nelle note antiche del pianoforte l’ispirazione per facciate complesse, forme originali e particolari costruttivi. Leggere “La profezia segreta di Mozart” è stato estremamente interessante, un giallo storico di Matt Rees che scandaglia con eleganza la società viennese post-rivoluzione francese, tra veleni, cospirazioni, massoneria, corpetti con stecche di balena e l’inconfondibile musica del grande Wolfgang.

Ultimo elogio letterario va all’autrice turca Elif Shafak che mi accompagna da ormai dal lontano 2008 quando mi avventurai alla scoperta della splendida Turchia con in mano “La Bastarda di Istanbul”, il suo libro più discusso che la mise in difficoltà con lo stato di Ataturk per via dell’estrema critica culturale. Sono attualmente immerso nel suo romanzo “Le quaranta porte”; da una monotona vita americana, alla Konya dell’anno 1200, dal Sufismo e la spiritualità orientale, agli odori, sapori e colori che l’autrice mai smette di inserire nei suoi cammei letterari.

Avvicinandoci al capodanno cinese fioriscono cene, regali, 红包 Hong Bao (caratteristiche bustine dalla colorazione rosso scarlatto che vendono date in dono dai Boss e dai colleghi sposati), vacanze, viaggi; due settimane fa sono stato invitato con il mio capo ad una cena molto elegante da parte dei clienti del progetto di Xiangmi Hu (il centro commerciale di lusso ed il futuro grande parco). La cena è stata una sfilata di pietanze gustose e provenienti da ogni parte della Cina e non solo perchè servirono vino rosso Italiano (Brunello) e del Jamon Serrano spagnolo (delizioso prosciutto tipico). Ero seduto su un “sofà da te’” ligneo della bellezza di 8000000 RMB…una cifra improponibile anche per il più facoltoso manager della città credo. Questi clienti si “guadagnano da vivere” vendendo proprio questi mobili tagliati a mano e con un legno ormai pressoché estinto da queste parti:  si chiama 红酸枝 Hong suan zhi molto simile al Palissandro e proviene dallo stato del Laos, un legno talmente denso che affonda nell’acqua (mi è stato offerto in dono un set di Bacchette proprio ricavate da questa specie lignea).

Questo è stato anche il periodo delle attese infinite in banca e delle mille firme agli sportelli: la mia intenzione era quella di fare un’Application per una VISA in modo tale da poter pagare eventuali voli internazionali (la carta cinese ha un valore pari a ZERO se la moneta non è l’RMB) e tuttora si sta rivelando un’impresa ardua e complessa, ce la farò ad avere una carta di credito funzionante e funzionale all’inizio dell’anno cinese? c’era la possibilità di poter avere una Carta di Debito Visa ed io l’ho richiesta ma Hic stantibus rebus la suddetta carta mi è più utile come segnalibro…

Il nuovo anno è alle porte ed io con due amici lo accoglierò a braccia aperte tra Vietnam e Cambogia.

Ringrazio vivamente l’anno del Dragone per avermi dato tante opportunità e soddisfazioni, credo che il nuovo anno sarà ricco di soprese e di nuovi progetti. Ho deciso che lo studiare cinese non sarà più un passatempo ma la prenderò come una cosa seria; così mi sono iscritto ad una scuola di Mandarino con 4 ore alla settimana di studio full immersion.

Saluto il Dragone, saluto il mio collega spagnolo Pablo che lascia UNIT e saluto anche l’inverno che pare abbia deciso di andarsene via molto prima lasciando spazio ad una piacevole primavera/estate; scarpe comode, crema solare, repellente per zanzare e costume da bagno, preparo il trolley per il nuovo viaggio nelle terre del film Rambo II!

大家祝你新年快乐! Da jia zhuni xinnian kuaile!

Buon anno nuovo a tutti!

Alla prossima

😉


0 Risposte to “Addio Dragone, benvenuto Serpente! Viaggi esotici, legni pregiati, libri imperdibili e VISA inutili”



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