Ad Alessandro
Affilate frasi e discorsi d’ovatta
Sputano a raffica dolci parole come molotov
Che s’incendiano
Che riscaldano ed infine confondono.
Altalenando tinte getto del colore sulla tela per ritrarti
E credimi né stile né tonalità né tecnica utile esser può
Sei l’opposto ed il suo contrario
Suicidio ideologico per Hegel, supplizio doppio per Tantalo.
Calabrone dal corpo esile ma dalle grandiose antenne.
Non cerchi il fiore più sgargiante né il più sfacciato
Tu cerchi.
Dialettica imperterrita a grovigli di pensieri che come l’esca stanano
Che come organza vestono
Che come vento spogliano.
Ed è ascoltando bisbigliare il vento che t’addormenti distratto
Abitando nuovamente un mondo di specchi.
Sei il matto che tempo orsono scappò dal mio mazzo di carte
Sei il genio che la poesia da tempo cullava maternamente tra le sue grinfie
-Sei ma non sei-
Ologramma concreto di attimi di pura arte.
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