Roma 27/XII/2012
罗马2012年12月27日
“Roma bella, tu, le muse tue
Asfalto lucido, “Arrivederci Roma”
Monetina e voilà
C’è chi torna e chi va“
Si dice che si apprezzi molto più la propria città quando la si è lasciata alle spalle, quando non vi si abita più, quando giornalmente non si ha più contatto alcuno. Uno spruzzo di nuvole nell’azzurro cielo, una mattinata passata a girovagare per le vie di questa città eterna, di questa MIA città eterna.
Prima di ritornare in Cina era necessario rifare il passaporto, con più pagine, digitale e adatto ad un ipotetico viaggio in America. Con un appuntamento a Piazza San Silvestro alle 9 inizia la mia indimenticabile passeggiata nella Roma che amo.
Dalle chiese gemelle di Piazza del Popolo a via del Corso tagliata all’orizzonte dal grande Obelisco (gnomone egiziano), dall’intensa folla di pacchi regalo, lingue indistinte luci natalizie. Dalla scalinata più elegante e famosa di Piazza di Spagna, passando per via Condotti, alla colonna Aureliana, passando per l’immancabile libreria ipogea che collega come un sottopassaggio culturale fino alla Galleria Colonna. Il Pantheon, dal suo oculo, proiettava una luce di rara bellezza, e la piazza era gremita di cocchi e carretti con imbrigliati cavalli eleganti e pseudo-gladiatori tanto bramati dai turisti e dalle loro reflex super costose. D’obbligo il caffè più buono di Roma, Sant’Eustachio, proprio di fronte Sant’Ivo alla Sapienza, una delle chiese che più adoro del Borromini. E ancora l’intenso chiaroscuro del Caravaggio nel San Luigi dei Francesi, quella vocazione di San Matteo enigmatica come una sfinge e affascinante come la eco di una Sirena, la magia dell’epifania di Piazza Navona, la cappella Chigi con le misteriose piramidi di marmo e tutti i colori di Roma, quelli impossibili da ritrarre con pennelli, rullini o pixel.
Un pranzo con un vecchio amico, “compagno di banco” del corso di Giapponese mi ha proiettato a due anni orsono, quando non sapevo ancora della Cina, quando mi stavo per laureare e proiettare nel lavoro che più mi piace in assoluto, quando avevo ancora profonde radici in questa città, quando avevo la mia moto per percorrere i sampietrini del centro e quando di notte adoravo perdermi nelle vie storiche cibando gli occhi di quel bagliore unico che emette Roma di notte, quando nessuno più percorre le sue strade.
Stupenda Roma, ma rischiavo ahime di non riuscire a giungervi dalla profonda Cina:
Con un orario scomodissimo mattutino di partenza da Hong Kong, 8.50 am, ero obbligato a lasciare Shenzhen alle 3 del mattino per passare le due frontiere e giungere all’Aeroporto con calma e tranquillità. La stanchezza mi ha obbligato ad un sonnellino che inizialmente doveva essere di un’ora appena con sveglia alle 2.50 ma la spossatezza mi ha cancellato l’udito e mi ha destato fortunatamente alle 5.20am. Impossibile descrivere la corsa immonda che mi ha obbligato a lasciare in fretta e furia l’appartamento alla volta di un taxi super rapido per Huanggang 黄岗 (la frontiera) e poi limousine privata fino a Hong Kong per evitare qualsiasi coda e ulteriore ritardo. Col cuore in gola e molte meno cose del previsto nel bagaglio di mano sono arrivato per fortuna in tempo per essere uno degli ultimi ad imbarcare il trolley e dirigermi con un’irreale tranquillità verso il Gate previsto.
Casa è sempre casa e non può essere altrimenti, soprattutto in periodo Natalizio. Il calore che sento qui non lo sento in nessun altro angolo terrestre. La mia famiglia, i miei due Beagles, i miei amici, la mia stanza, i miei libri. Una sorpresa completamente inaspettata è stata trovare il mio computer fisso HP, che avevo fatto cambiare per un malfunzionamento, con processore completamente installato in Polacco… non descrivo la difficoltà nell’incontrare il “ripristino allo stato di fabbrica” che pare si dica “przywrócić do stanu fabrycznego” dopo un’estenuante consultazione del dizionario online.
Ancora pochi attimi e svaniranno i miei giorni italiani, almeno per ora.
Con intense vibrazioni ed frizzante entusiasmo mi preparo a vivere i miei ultimi giorni in Italia prima del ritorno in Cina.
Oggi serata Swing con Elettra, parte integrante del mio cuore.
Obiettivo: vestirsi anni ’30
Alla prossima
Un saluto e buon inizio 2013.
😉
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