La brezza che sfiora il languore d’un bacio;
Di cenere ch’ammaliata,
Rimane patina sul petalo d’una ginestra
Quando l’alba si veste,
Come un pagliaccio,
Dei colori del quarzo.
Vorrei sentire frusciare il tuo vestito
Di canapa, tra le spighe di grano
E di nuovo
Raccontarti di come le cicogne
Dialogano con le ali.
Quel mutismo ch’attanaglia
Chi più ha da esprimere
nel momento in cui lo si deve.
Una gimcana tra fulmini
In acque livide di veleno
per snidarti, come l’ape regina,
Con dolciastri profumi.
Un impasse logico:
Quando il cuore comanda
non più binario è guida
per la mia corsa.
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