È un tonfo al cuore

Ogni volta che i miei talloni debbono separarsi dalla tua terra

Dai sapori, dai colori

È come una melodia che porto dentro dalla nascita

Una danza atavica

Una pizzica che mi balla sulla punta del naso

Tutte le volte che il sangue ribolle per vederti

Bramando negli inverni più rigidi un tuo caldo abbraccio di sole

E nelle estati romane più torride la frescura d’un tuo panorama

Per far debordare l’anima mia di gioia.

È la mia terra

È il mio segreto

È il mio orgoglio

 

È impagabile

Nelle pinete ascoltare il suono delle cicale

Che si sgolano nella penombra per cantarti

Passeggiare senza meta nelle vie di un paese

Dall’aroma di bucato e pittule

Che s’inerpica con te alla scoperta della magia

Lastricata di castelli e sculture in pietra leccese

 

Dall’incanto barocco il tuo profilo

Delicatamente abrasivo

Per tutti gli occhi che ne rimarranno imprigionati

Nel tuo incantesimo

Che difficilmente non potrà essere avvertito come brivido

E non essere amata la tua grandiosità.

 

Salento sei per me un sensuale ballo in cima ad una scogliera

All’alba

Musica assordante, tamburelli, chitarre e cori

Ritornelli e sensazioni

Che arrivano tutte

Con la forza di una meteora

Per restare.


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