Hanoi  15-16-17-18/ IX/2016

河内2016915-16-17-18

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Per me questa è la terza volta in Vietnam ed è inevitabile paragonare la capitale con le altre due città che ho visitato Ho Chi Minh e Hoi An. In realtà le tre città sono molto diverse tra di loro e rapprensentano tre differenti aspetti del Vietnam moderno ma qualcosa che accomuna la capitale Hanoi con la famosa Saigon (Ho Ch Minh) al sud è la presenza incessante dei motorini e biciclette per le strade e arterie cittadine; dovunque è un continuo viavai di due ruote e incessanti colpi di clacson.

Le strade del centro di Hanoi sono romanticamente dissestate e i marciapiedi sono conteggiati da antiche mura che riflettono floridi periodi coloniali; qualcosa che ha attirato la mia attenzione è la costante presenza di alcuni “bollini” in ceramica bianca e blu sui marciapiedi che recano la seguente scritta Cáp điện lực. Quel điện tanto mi ricordava la pronuncia cinese del carattere 电 diàn e infatti quella scritta vuole proprio indicare il percorso dei cavi di elettrici. Ovviamente non è solo la lingua Vietnamita che suscita nella mia mente un’idea di China 中国 ma anche le abitudini delle persone, le tradizioni locali, il cibo e l’organizzazione dello spazio cittadino.

img_2295È facile incontrare delle persone, specialmente anziane, con il classico cappello a cono di legno di bambù, con quei vestiti dalle più svariate texture che tanto assomigliano a dei pigiami da notte.

Di mattina per le stradine del centro la vita si raggruppa tutt’attorno ai numerosi chioschi di Bánh mì, i classici “panini vietnamiti” ottimi da mangiare a colazione con un bicchiere di caffè freddo o anche a pranzo-cena accompagnati dal tè freddo tipico Trà chanh, sempre seduti sugli sgabelli minuscoli di plastica colorata disposti sul marciapiedi di fronte alla strada.

Di Bánh mì, o anche chiamati i “sandwich vietnamiti”  ne esistono veramente tante varianti ma essenzialmente consiste in una Baguette (introdotta durante la colonizzazione francese) e possono essere farcite con ripieni di carne di maiale, pollo, sardine, pâté di maiale, uova fritte, anatra o tofu. È senza dubbio un cibo sfizioso e super economico ma sconsiglio vivamente di inserire nella Baguette il pâté nero, che oltre ad essere abbastanza stomachevole, se andato a male può anche danneggiare facilmente una vacanza. Un altro cibo molto tipico per la colazione dei Vietnamiti di Hanoi è il Phở bo, i famosi spaghetti bianchi di riso cucinati nel brodo di manzo.

A proposito del Caffè vietnamita, forse non tutti sanno che il Vietnam è il secondo esportatore di caffè dopo il Brasile. Mentre il caffè a cui noi italiani siamo abituati è ricavato dalla Arabica, questo tipo di caffè è una qualità solubile, robusta. Viene accompagnato sempre da un bicchiere di gustoso tè freddo dal sapore leggero, e normalmente viene servito con una tazza coperta da un disco e un cilindro di metallo a contenere e filtrare la preziosa polvere nera macinata grossolanamente. Con il tempo necessario, goccia a goccia, la miscela raggiunge l’intensità. Il sapore può risultare molto forte a chi non è abituato, ma potete rimediare immergendo un cubetto di ghiaccio oppure aggiungendo del latte, che da queste parti si trova solo condensato. Cà Phê Đen: è il nostro caffè nero, con l’aggiunta di zucchero a piacere. Cà Phê Đen đá: con l’aggiunta di qualche cubetto di ghiaccio. Cà phê sữa đá: è un caffè freddo e macchiato. Delle volte può avere un retrogusto di Cacao, cioccolato o mandorle perché da queste parti durante la tostatura vengono aggiunti questi ingredienti.

Siamo stati ospitati da un’amica statunitense di Matthew, Mary che con il suo ragazzo ha deciso di lasciare Taiwan, dove avevano vissuto per due anni insegnando Inglese ai bambini, e tornare in Vietnam. È stato interessante poter vivere come un Hanoier anche solo per tre giorni; la loro casa era molto stretta e distribuita su quattro piani, il pianoterra tradizionalmente ospiterebbe le sale da tè, eventualmente il garage, il primo piano era solo dedicato alla cucina e alla zona giorno, mentre le due grandi camere da letto erano situate sui piani superiori. Qualcosa che accomuna il Vietnam e la Cina moderna è la presenza di grandi finestre in casa ma l’assenza di sistemi di oscuramento, tutto deve essere visibile, senza segreti e questo ovviamente è stato uno dei principi della filosofia rossa che accomuna le due nazioni; è normale quindi passeggiare per le strade, passare davanti alle case e poter letteralmente vedere tutto della vita quotidiana delle persone perché porte e finestre sono spalancate e senza tende. La casa di Mary era in pieno centro, non lontano dal quartiere coloniale francese e molto vicino ad uno dei luoghi più famosi della città e anche più visitati: il lago Hoàn Kiếm.

img_2327Quando si digita la parola Hanoi sul motore di ricerca forse l’immagine più gettonata è proprio quella di questo nebbioso lago nel cuore della città e la sua famosa Tháp Rùa ovvero la torre della tartaruga. Molte persone spendono ancora oggi molte ore smarrendo lo sguardo tra le placide acque del lago nella speranza di poter avvistare la famosa tartaruga che è la protagonista di una antica leggenda.  Nella metà del XV secolo gli dei inviarono all’imperatore Le Thai To una spada magica che egli utilizzò per poter liberare finalmente il Vietnam dagli invasori, il giorno successivo alla vittoria la spada venne rubata da una Tartaruga dal carapace dorato che sparì tra le acque del lago e si dice che l’animale abbia restituito la spada alle divinità. Tra la moltitudine di Persone mattiniere che praticano Taichi ed i turisti è ancora tipico avvistare delle persone che si affacciano apposta sul lago nella speranza di avvistare la tartaruga dorata. Tutt’attorno al lago è un continuo susseguirsi di affascinanti edifici coloniali, teatri delle marionette acquatiche, fatiscenti edifici adibiti a moderne SPA e sempre costellati da simboli e bandiere rosse con la stella dorata.

Il centro storico è un connubio tra moderno e medievale, di antico e fatiscente che senza dubbio affascina e smarrisce al tempo stesso. Addentrandoci in esso ci siamo trovati di fronte uno degli edifici simbolo della città storica ovvero La Cattedrale di an Giuseppe, Nhà thờ Chính tòa Thánh Giuse, che con i suoi archi ogivali, la pietra annerita dal tempo e le due grandi torri frontali in Stile Notre-Dame tesaurizza appieno il carattere misto della cultura di Hanoi.

img_2506Uno dei luoghi più affascinanti e utili per capire la cultura locale è il mercato Đồng Xuân, che fondato durante la colonizzazione francese rappresentava il nodo principale del commercio delle spezie e dei tessuti e che al giorno d’oggi rimane un vibrante centro di attività commerciale delle più svariate cose. La parte interna assomiglia molto al mercato del falso che abbiamo a Shenzhen, Luohu al confine con Hong Kong. Consiglio di passeggiare per il dedalo di banconi esterni dove è possibile incontrare sorridenti anziane abbigliate con colori accesi e cappello a punta che vendono frutta, verdura e cianfrusaglie varie. Un frutto che ha attirato più volte la mia attenzione è una specie di limone molto particolare: questi frutti vengono usati come offerta nei templi buddhisti e la loro forma è composta è formata da un insieme di spessi tentacoli che convergono nel centro (sembra un limone modificato geneticamente o da una radiazione…).

 

Un viaggio ad Hanoi non può definirsi soddisfacente senza la visita alla famosa Halong Bay o come dicono da queste parti Vịnh Hạ Longbaia della discesa del Dragone”. Non è proprio vicina alla capitale, ci abbiamo messo quattro ore per arrivarvi in bus e l’impresa si rende ancora più difficile se l’unica arteria che porta alla baia è costellata di lavori in corso, traffico di punta e rinnovi del manto stradale. Il viaggio per arrivarvi è stato estenuante ma allo stesso tempo molto istruttivo, uscendo dall’antica città di Hanoi, si attraversa tutto il tessuto popolare della regione e si attraversano piccoli villaggi dove gli usi e costumi si sono cristallizzati nel tempo. Nel Vietnam del Sud e centrale non sono soliti mangiare gli animali domestici ma qui nel nord è una vera e propria mania; pensavo fosse come in Corea o in Cina dove solo una principalmente è la razza di cane allevata e mangiata ma qui nei dintorni di Hanoi i ristoranti esponevano sui cartelli, menù con pietanze di Rottweiler, beagle, Alani, bulldogs e ovviamente anche piatti di gatto certosino, soriano ecc… Lungo la strada ci siamo imbattuti anche nella costruzione della mega fabbrica della Foxconn che da Shenzhen si sposterà da queste parti molto presto…img_2547

È necessario comprare un pacchetto che comprende la gita in barca e il bus per arrivare alla Baia, ovviamente come in Cina non fidatevi del primo prezzo che chiede il venditore, abbassatelo sempre di meno della metà. Vi daranno diverse opzioni di barca, economica, lussuosa o extra lussuosa, da quello che ho sperimentato arrivati nel porto vi accorgerete che tutte le barche sono uguali e tutte offrono lo stesso servizio…noi abbiam pagato 76$=1690000 dong avremmo dovuto avere una crociera luxury ma tutto era tranne lussuosa. Indipendentemente del prezzo e del mezzo il panorama spettacolare è garantito. Mi ha ricordato molto la zona ad est di Phuket, le rocce lungo il fiume Li a Guilin e gli isolotti al largo di El Nido ed effettivamente queste zone sono tutte accomunate dalla presenza di questi isolotti rocciosi carsici. Quello che sorprende qui a Halong Bay è la vastità dell’arcipelago, più di 2000 isole che emergono dalle acque verde smeraldo, secondo la leggenda generate dal tuffo di un grande drago nel mare del Tonchino. Il vento e il mare hanno plasmato queste isole generando enormi grotte, crateri e lagune nascoste. Il battello vi porterà a fare Kayak in una di queste lagune interne che purtroppo, data la prossimità alla città di Halong Bay è piena di sporcizia e detriti. Matthew ha avuto anni fa la fortuna di fare una crociera di diversi giorni nell’arcipelago e ovviamente è un esperienza incredibile. Anche solo per mezza giornata come nel nostro caso, la baia merita una visita e lungo tutto il percorso in battello è bello sedersi a poppa o a babordo ammirando questa meraviglia della natura, perdendosi tra le grandi isole che all’orizzonte si confondono in sfumature di profondità e foschie amalgamandosi un continuo e vibrante sistema roccioso.

Ahimè sono un pò in ritardo con il mio Blog, la prossima avventura che racconterò è l’isola di Gili Trawangan, meravigliosa vacanza Indonesiana che non vedo l’ora di recensire e tesaurizzare nel mio Blog.

A presto!

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